LAVORO. Castellammare, chiuso lo stabilimento MERIDBULLONI

Operai stabiesi in cassa integrazione fino al 31 gennaio e poi trasferiti a Torino

Dramma lavoro questa mattina a Castellammare di Stabia. Cancelli sbarrati nello stabilimento della Meridbulloni in via De Gasperi. Sono circa un centinaio gli operai che erano stati messi in cassa integrazione per la giornata di oggi dal colosso lombardo della bulloneria.

Intanto a Napoli era stata fissata una videoconferenza con i delegati sindacali in vista di una ristrutturazione aziendale. Proprio dalla riunione viene fuori che la cassa integrazione per gli operai stabiesi sarà fino al 31 gennaio prossimo e dal 1 febbraio gli operai dovranno prendere servizio nello stabilimento piemontese del gruppo. «Ma come si fa a pretendere che all’improvviso – dice un operaio – io debba prendere tutta la mia famiglia, monoreddito, e spostarci a Torino».

Dalle parole degli operai si capisce che non c’era stato nessun preavviso da parte dell’azienda per la scelta messa in campo questa mattina. «E’ un fulmine a ciel sereno – dichiara un operaio – questa è un’azienda in attivo, mai avuto nessun problema. Perchè chiudere questo stabilimento?»

In effetti lo stabilimento sorge su un’area molto appetibile dal punto di vista commerciale, infatti si trova proprio a ridosso di Marina di Stabia, il porto turistico stabiese tra i più grandi del mediterraneo. Intanto gli operai sono in assemblea permanente fin quando non ci sarà un tavolo di concertazione con azienda ed Istituzioni.