Castellammare al voto, D’Apuzzo: “Tolleranza zero contro l’illegalità all’Acqua della Madonna”

Tolleranza zero. E’ questa la linea tracciata da Mario d’Apuzzo, candidato sindaco del centrodestra a Castellammare di Stabia: “Per far sì che la città diventi attrattiva per gli investitori dobbiamo agire affinché non ci siano zone d’ombra e quartieri dove per parcheggiare basta usare una sedia come picchetto. Non siamo nel far west e non accetteremo che i nostri concittadini continuino a dover subire queste logiche da legge della giungla.
Se sarà necessario – continua – andrò personalmente a rimuovere sedie, bidoni e cassette di legno dal rione dell’Acqua della Madonna e da ognuna delle zone in cui c’è chi crede di poter dettare la propria legge. Ripristineremo la legalità intervenendo su ogni forma di abusivismo per tutelare i cittadini perbene. E lo faremo perché siamo consapevoli che anche la più piccola manifestazione di illegalità può scatenare conseguenze gravissime. Si pensi che a Torre Annunziata un uomo è stato assassinato proprio per uno stallo occupato da una sedia. Non deve accadere mai più. Né altrove né nella nostra Castellammare.
In una città che vuol attrarre investimenti non c’è spazio per i soprusi e per l’abusivismo. Non siamo nel far west e non accetteremo che i nostri concittadini continuino a subire queste logiche. Se sarà necessario, andrò personalmente a rimuovere sedie, bidoni e cassette di legno dal rione dell’Acqua della Madonna e da ognuna delle zone in cui c’è chi crede di poter dettare la propria legge. Tuteleremo i cittadini perbene. E lo faremo perché siamo consapevoli che anche la più piccola manifestazione di illegalità può scatenare conseguenze gravissime. Si pensi che a Torre Annunziata un uomo è stato assassinato proprio per uno stallo occupato da una sedia. Non deve accadere mai più. Né altrove né nella nostra Castellammare. Non dimentichiamo che proprio al rione dell’Acqua della Madonna, in occasione del trigesimo di Fontana – ammazzato a Torre Annunziata – a marzo si è tenuta una festa non autorizzata e nessuno è intervenuto per interromperla. Sappiamo invece che abitudini malsane e illegali, anche se radicate nel tempo, possono essere debellate. Tutti ricordiamo dell’ignobile pratica dell’inchino della statua di San Catello ai boss che nel 2011 è stata interrotta dall’allora sindaco Luigi Bobbio. Si può fare, basta volerlo e siamo determinati a sradicare ogni forma di illecito. Nessuno sarà più solo contro i soprusi”.