CASTELLAMMARE, Rifiuti. Caos ingombranti: disservizi per i cittadini

La ditta, che percepisce circa 1 milione di euro al mese, impiega quasi un mese per ritirare gli ingombranti dalla strada

Disservizio per lo smaltimento degli ingombranti a Castellammare di Stabia. Già durante il lock down, ed era plausibile, c’erano dei disservizi dovuti al deposito degli ingombranti che molti cittadini lamentavano. Molto spesso il telefono che dovrebbe rispondere alle richieste di prenotazione per i rifiuti ingombranti squilla a vuoto. Si tratta di un numero verde messo a disposizione dalla Am Tecnology, azienda che gestisce il servizio rifiuti in città, e che per molti giorni è rimasto “sordo”. Sicuramente a causa del lock down, ma i disservizi non diminuiscono.

Purtroppo oltre alla non risposta degli operatori al numero verde si aggiunge anche il disservizio della prenotazione “lunga” o addirittura del non ritiro dei rifiuti. Per smaltire gli ingombranti a Castellammare basta chiamare un numero verde e l’operatore comunica luogo, in base alla via di residenza, ed orario in cui depositare per poi far passare gli operatori con i mezzi e ritirare i rifiuti.

Nei giorni scorsi è capitato che i rifiuti sono stati lasciati a terra. Alcuni utenti hanno dovuto richiamare l’azienda, anche a distanza di una settimana quasi, per “ricordare” di ritirare i rifuti.

Ancora il disservizio continua sugli appuntamenti per il ritiro: da oggi, 1 settembre, è stato dato appuntamento al 23 settembre per un televisore. Circa un mese per poter buttare via un televisore. Tempo che si accorcia, stando ai tempi dell’utente, se il cittadino si reca presso l’isola ecologica: può farlo quando vuole negli orari stabiliti.

E’ inusuale che un’azienda come l’AM Tecnology, che svolge il servizio rifiuti a Castellammare con prezzo di partenza all’atto dell’affidamento del servizio di circa 1 milione di euro al mese e che nei mesi scorsi di concerto con l’amministrazione comunale hanno anche aumentato per via di aumento dei costi di gestione, ci metta quasi un mese per ritirare un rifiuto ingombrante che un cittadino vuole buttare e non abbandonare per strada.