Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. E nel centrodestra di Castellammare di Stabia cresce un sentimento di rivalsa.
Rivalsa nei confronti di un Pd che sta utilizzando due pesi e due misure, a sentire il vocio proveniente dal centrodestra. Mentre una città come Castellammare viene sciolta per infiltrazioni mafiose senza battere ciglio, da pochi giorni tiene banco la polemica nazionale sull’invio della commissione d’accesso a Bari. Sindaco Pd e Pd che grida allo scandalo.
E allora cresce sempre di più l’idea di sfidare il Pd di Vicinanza con un uomo forte al comando. Nessuno ha avanzato ufficialmente il suo nome, ma il sentimento che monta nel centrodestra è quello di richiamare in servizio Luigi Bobbio, ora giudice della sezione fallimentare de tribunale di Nocera Inferiore.
Anche quelli che lo contrastarono a viso aperto nel 2012 sono convinti che solo Luigi Bobbio può risollevare le sorti di un centrodestra uscito a pezzi dallo scioglimento. Ne sono convinti perché solo con le argomentazioni dell’ex sindaco sceriffo sarà possibile spiegare alla città l’applicazione di una misura così infamante per la città.
Tant’è che Luigi Bobbio ha già dato spolvero della sua versione sui social, a proposito del rischio scioglimento del Comune di Bari (sindaco Decaro del Pd): “Sono stati illegittimamente sciolti, senza elementi, Comuni amministrati dal centrodestra, come Castellammare di Stabia, e la sinistra sta ancora a blaterare in difesa del sindaco di Bari…” è il primo assaggio.
Secondo Bobbio “il provvedimento di scioglimento e l’orribile sentenza del Tar erano fondate sul nulla, se non addirittura sulla millanteria documentale” rincara la dose, sostenendo che “lo stesso Consiglio di Stato avrebbe dovuto annullare senza rinvio. Comunque il giudizio di rinvio è segnato: il Tar non potrà fare altro che annullare lo scioglimento” replica all’ex senatore Mario d’Apuzzo, un altro esponente di centrodestra corteggiato per una candidatura a sindaco.
Se il vento nel centrodestra tira verso Bobbio, anche quello che sarebbe il cavallo di battaglia in campagna elettorale è bello e pronto. L’ex sindaco sceriffo l’ha servito su un piatto d’argento. Ormai in tanti lanciano un appello al suono di un romanesco Aridatece Bobbio.
dadimar
Correlati