Savorito, gli sfrattati occupano la parrocchia. Il prete scrive al prefetto

Famiglie sfrattate al Savorito, è emergenza sociale a Castellammare di Stabia. Dopo lo sfratto dall’ex scuola occupata per 40 anni, le 9 famiglie hanno trovato riparo nei locali della chiesa di Moscarella.
Una situazione insostenibile per la stessa parrocchia, tanto da spingere don Antonio Santarpia a scrivere al prefetto: “Sono il parroco del rione Moscarella-Savorito in Castellammare di Stabia, il territorio interessato dal provvedimento di sfratto eseguito nei confronti di nove famiglie che, da circa trentacinque anni, occupavano un fabbricato fatiscente, inizialmente destinato ad edilizia scolastica.
Si fa presente – si legge nella lettera – che la situazione venutasi a creare rappresenta una grave emergenza sociale che, in nome della carità cristiana, pesa tutta sulla parrocchia e sul suo normale ritmo di vita. Le nove famiglie, sfrattate e gettate sulla strada, per giorni hanno cercato ripari di fortuna in spazi pubblici; regolarmente allontanati, hanno cercato sistemazione provvisoria in alcuni spazi e locali della parrocchia Gesù Buon Pastore. Inutile il colloquio avuto con il Commissario Prefettizio per trovare una soluzione alternativa, almeno umanitaria: il bisogno di un ritorno alla legalità, dopo una situazione illegale permessa e avallata per trentacinque anni, non ha contemplato uno sbocco al nuovo e più grave problema che essa avrebbe creato.
La presente è per proporre una riflessione sulla bomba sociale innescata, di cui l’Istituzione pubblica responsabile non si è assunto l’impegno della ricerca di una soluzione… se non quella di scaricare il tutto su un’altra Istituzione, la parrocchia, che ha tutt’altre finalità che quella di dare un tetto agli sfrattati dalla Legge.
Confidando un una sapiente e tempestiva soluzione del problema, porgo distinti saluti” conclude il parroco.