Clan infiltrati nel forum dei Giovani, il centrodestra: “Lezioni di legalità nelle scuole”

La coalizione di Centrodestra stabiese, alla luce di quanto accade in città in queste ore, ritiene necessarie ed indifferibili, operando in perfetta sinergia con Prefettura e Procure, regole certe per la rigenerazione urbana e sociale, lezioni di legalità nelle scuole e una rete territoriale per creare alternative valide ai giovani e proiettarli verso concrete opportunità occupazionali. È da qui che vogliamo partire per elevare il livello di attenzione sul territorio, evitando di lasciare spazio alla consueta retorica di chi per 24 anni ha governato con slogan e striscioni per poi volgere lo sguardo dall’altra parte dinanzi a problemi atavici. La camorra fa sentire sempre più forte il suo impatto sui territori e il ruolo delle istituzioni è fondamentale per scardinare questa piaga sociale che da troppi anni ormai sta opprimendo e frenando le prospettive di crescita della Città. Nelle ultime settimane si sono verificati diversi casi inquietanti: l’omicidio sconvolgente a Torre Annunziata, poi l’arresto al Savorito a seguito di un’accurata attività di indagine di magistratura forze dell’ordine. Poi ancora la recente inchiesta sull’economia illegale del clan e sui centri scommesse, e infine la notizia che il clan sarebbe riuscito ad agganciare persino il Forum dei Giovani. Un aspetto allarmante, preoccupante, inquietante, perché ci fa temere non solo per il presente ma anche e soprattutto per il futuro. Questo scenario richiede una risposta immediata e coordinata da parte delle istituzioni e della società civile per contrastare efficacemente questa minaccia e proteggere i nostri giovani, spezzando i tentacoli di una criminalità organizzata alla continua ricerca di nuovi spazi in cui esercitare il suo potere e la sua influenza. Non possiamo consentire che il clan possa anche solo lontanamente minare la democrazia e l’autonomia dei giovani, esponendoli a rischi di coinvolgimento in attività illegali e devastanti per il territorio e per le prospettive di futuro. E non ci si può celare dietro le solite battaglie di frontiera, gli slogan e gli striscioni che una certa parte politica adotta ormai da anni per darsi una parvenza di legalità, salvo poi costruire carrozzoni elettorali con simboli di ogni tipo, messi insieme senza un programma condiviso. La politica è chiamata alla concretezza e a rafforzare sempre più la rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni, in un clima di confronto e sinergia, per sensibilizzare i giovani sui rischi legati ai contatti con la criminalità organizzata e per promuovere alternative positive e costruttive per il loro coinvolgimento nella comunità. Ma soprattutto le istituzioni sono chiamate a svolgere un ruolo attivo nella cooperazione con Prefettura e Procure, dando ulteriore linfa al loro incessante lavoro per il ripristino della legalità sui territori. Le istituzioni sono chiamate a definire regole certe e tempi certi per la rigenerazione urbana e sociale e a costruire una rete territoriale in grado di adoperarsi ogni giorno per diffondere la legalità nelle scuole e soprattutto tra i giovani, ponendo solide basi per un futuro senza più zone grigie nella nostra Città.