Due condanne e 8 assoluzioni, tra cui quella di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, e l’ex ministro Luca Lotti. E’ quanto deciso dal tribunale di Roma nell’ambito del processo principale sul caso Consip.
I giudici della ottava sezione collegale hanno condannato l’ex maggiore del Noe, Gianpaolo Scafarto a 1 anno e 6 mesi e a 3 mesi il colonello dei carabinieri Alessandro Sessa. Per entrambi è caduta l’accusa di depistaggio. Gianpaolo Scafarto è stato tra l’altro assessore alla sicurezza del Comune di Castellammare di Stabia dal 2018 al 2021 nella giunta di centrodestra guidata dall’ex sindaco Gaetano Cimmino.
Le assoluzioni, sia con la formula perché il fatto non sussiste e il fatto non costituisce reato, riguardano anche gli imprenditori Alfredo Romeo e Carlo Russo, l’ex parlamentare Italo Bocchino, l’ex comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, l’ex presidente di Pubbliacqua Firenze, Filippo Vannoni e Stefano Pandimiglio.
Nel procedimento avviato nel 2016 la Procura di Roma contestava, a vario titolo, i reati di millantato credito, traffico d’influenze, tentata estorsione, favoreggiamento, falso, rilevazione di segreto. Il pm Mario Palazzi, il 22 dicembre scorso, aveva sollecitato otto richieste di condanna e due di assoluzione.
Va ricordato che per Scafarto e Sessa si tratta di una condanna in primo grado e quindi non definitiva.
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