Continua a tambur battente l’azione di controllo del territorio, dopo l’omicidio di Alfonso Fontana. Gli investigatori sono ormai sulle tracce dei killer che hanno ammazzato il 25enne di Castellammare di Stabia nei pressi del tribunale di Torre Annunziata. Il cerchio si stringe intorno ai due malviventi che potrebbero aver fatto perdere le tracce per sottrarsi all’esame dello stub.
Nel frattempo, carabinieri e polizia hanno militarizzato la città. Il centro cittadino e il centro storico sono di competenza dell’anticrimine della polizia di stato, la periferia calda (Savorito e Moscarella) è di competenza dei carabinieri. Sono decine i posti di blocco e le perquisizioni negli ultimi giorni. L’obiettivo è anche un altro, rispetto alla volontà di fermare i killer di Fontana, vale a dire cercare di evitare vendette e altro spargimento di sangue. E da quello che trapela, la tensione è forte tra i quartieri dell’Acqua della Madonna e il Savorito.
Secondo gli investigatori la sete di vendetta potrebbe generare una faida e far ripiombare la città nel terrore, proprio mentre il Comune sta per uscire dal periodo di scioglimento per infiltrazioni della camorra, con le elezioni alle porte.
Alberto Cimmino
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