Castellammare al voto, il grande centro targato De Luca esce allo scoperto: ecco presenti e “infiltrati”

Il grande centro prende forma. La seconda riunione ufficiale, tenuta lunedì sera a casa del manager dell’Asl Antonio Coppola, mette a nudo il gruppo di liste e di movimenti che ruotano intorno alla coalizione moderata che sta nascendo. Tutti o quasi sono riferimento del governatore De Luca. Non a caso il promotore dei due incontri (il primo a Marina di Stabia) è stato Luigi Cirillo, l’ex 5 Stelle passato a +Europa, diventato “deluchiano” di ferro dopo essersi espresso positivamente sul terzo mandato del governatore. Al tavolo il nuovo segretario regionale di Italia Viva, Lello Vitiello, scortato dal consigliere regionale renziano Francesco Iovino e dal coordinatore cittadino Nino Longobardi. La pattuglia di Italia Viva era completata da Ugo Esposito, dirigente dell’Asl che dopo anni di assenza e una lunga militanza nella Margherita è ritornato a calcare i palcoscenici della politica cittadina. Azione invece era rappresentata dall’ex presidente del consiglio comunale Vincenzo Ungaro. Tra i promotori della coalizione c’erano ovviamente Antonio Coppola, che sta cercando di formare almeno un paio di liste, e Ciro Cascone in rappresentanza di Campania Libera.
Per la lista De Luca presidente c’erano Annamaria Maiello e Umberto Pane, Sabrina Di Gennaro – ormai riferimento dell’assessore regionale Lucia Fortini – per “Solo per Castellammare” e c’era anche Angelo De Siervi, poi l’ex segretario della Lega Giovanni Tito e l’ex consigliere comunale di Forza Italia Alfonso Lucarelli. Si è rivisto anche un rappresentante della galassia “melissiana”: Ciro Alfano “Berlinguer” per conto di Eduardo Melisse. Infine anche Casimiro Donnarumma e Rosario Donnarumma che provengono da un “altro” centro, quello che fa riferimento all’ex consigliere comunale Antonio Alfano.
C’è anche da dire che diversi rappresentanti si sarebbero seduti al tavolo con il solo obiettivo di spifferare e capire cosa c’è nel potenziale dei moderati targati De Luca. Ad esempio anche nel Pd qualcuno aveva mostrato interesse, con l’intenzione di infilare un emissario per allacciare i rapporti e soprattutto studiare le mosse del nemico, perché in realtà i democratici vogliono un campo largo con tutto il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle aperto ad alcune civiche.
Daniele Di Martino