Castellammare al voto, il “giovedì delle trattative”: Italia Viva lascia i deluchiani e va con l’«altro centro». Tensione in Azione di Calenda

Si anima la vigilia del voto a Castellammare di Stabia. Italia Viva lascia il tavolo dei centristi «deluchiani» e si siede a quello dell’«Altro centro» di Antonio Alfano. E’ questa la notizia più importante venuta fuori dal “giovedì delle trattative”. In pratica sono state convocate due riunioni in contemporanea, forse anche in modo scientifico, per misurare gli umori e capire chi veramente crede nei rispettivi progetti civici nati in vista delle elezioni amministrative del 2024.
I DUE FORNI DI ITALIA VIVA
La notizia era nell’aria, ma ieri sera si è avuta la conferma. I renziani hanno abbandonato il tavolo dei moderati «deluchiani» per partecipare alla riunione dell’«Altro centro» convocato da Antonio Alfano nello studio del commercialista Ciro Di Martino, professionista che già nel 2018 aveva ispirato una lista civica sempre nello stesso campo dei moderati che allora sostenevano Andrea Di Martino e che ora riprovano a rimettersi insieme a caccia di un nuovo candidato sindaco. Alla riunione ha partecipato proprio Lello Vitiello, neo coordinatore regionale del partito di Renzi, che a quanto pare avrebbe aspirazioni da candidato sindaco. La mossa del cavallo di Vitiello probabilmente è stata fatta proprio con questo obiettivo, anche perché si è detto disponibile a fare da ponte tra le due coalizioni civiche. Ma al momento non ci sarebbero margini di avvicinamento.
In ogni caso, al tavolo dell’ “altro centro” erano seduti oltre ad Antonio Alfano, ispiratore di “Stabia al Centro”, anche la lista Partito della Città con Nino Giordano, Michele Starace e qualche fuoriuscito dalla Lega come Franco Ilardi, poi l’ex sindacalista Cisl Nino Di Maio e il padrone di casa Ciro Di Martino, già revisore dei conti del Comune di Castellammare durante la consiliatura Bobbio.
AZIONE NON RIDE
Se Atene piange, Sparta non ride. Italia Viva e Azione, anche dopo il divorzio ufficiale, sono due facce della stessa medaglia. Nella riunione dei centristi «deluchiani» a casa del manager Asl Antonio Coppola c’è stato un cambio di passo del partito di Carlo Calenda. Al summit, infatti, non si era presente l’ex presidente del consiglio comunale Vincenzo Ungaro. A rappresentare Azione c’era invece Raffaele Calogero, giovane avvocato, incaricato direttamente dal consigliere regionale Peppe Sommese, figlio del più noto Pasquale. Una scelta che inserisce nello scontro all’interno del partito proprio tra la fazione di Sommese e quella di Paolo Russo, a cui invece fa riferimento Ungaro.
In ogni caso i centristi “deluchiani” si apprestano a sottoscrive un documento di intenti per dare ufficialmente il via libera alla formazione della coalizione. E Italia Viva rischia di restare fuori a questo punto. Ci sono invece Campania Libera, Azione, +Europa, Solo per Castellammare, E’ ora di Cambiare, Democrazia Cristiana e altre liste civiche che fanno riferimento rispettivamente ad Antonio Coppola e Angelo De Siervi.
Nel frattempo si è registrata anche l’adesione Rosario Donnarumma a Campania Libera, ufficializzata proprio ieri sera nel corso della riunione.
Daniele Di Martino