Ristoro per i medici di Medicina generale

Siamo stremati

“Stremati “ è l’aggettivo che usano i medici di medicina generale per definire lo stato in cui si trovano. La denuncia dello stato in cui si trovano arrivano dai camici bianchi del movimento Medici senza Carriere “I medici di medicina generale – scrivono -sono oramai alla frutta. Da settimane sono invasi da un carico di lavoro burocratico-informatico, che non pertiene a loro, e che li distoglie dalla loro attività quotidiana nell’assistere i Cittadini, in particolar modo quelli pluripatologici, inclusi gli oncologici, che sono i più fragili.
La criticità si ripercuote sui medici di Continuità Assistenziale, che sono presi d’assalto dai pazienti che non riescono a trovare risposta dal proprio medico di famiglia durante la giornata.
Il grido di aiuto dei medici sembra non essere ascoltato dalle Organizzazioni sindacali di Categoria; le bacheche dei social pullulano di lamentele da parte dei colleghi nei confronti dei loro rappresentanti.
Noi, Medici senza Carriere, siamo certi che i quadri sindacali sono impegnati giorno e notte affinché si trovi la soluzione alla criticità, trascurando anche la propria attività ambulatoriale, che viene demandata a sostituti pagati con le ore di permesso sindacale; così come i sindacalisti della Continuità Assistenziale non possono esercitare le loro ore di lavoro, in quanto devono dedicare le loro energie per redigere documenti utili alla tutela della Categoria.
A tal proposito, Medici senza Carriere lancia un appello alle Organizzazioni Sindacali delle Medicina Generale: le ore di permesso sindacale siano spalmate alla totalità dei medici, affinché si lanci un messaggio di vicinanza ai medici stremati, così che possono rendersi conto che non sono stati abbandonati a loro stessi e che devono avere fiducia in chi spende la propria giornata nella dedizione alla rappresentanza e alla tutela”.

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