Riqualificazione e rigenerazione urbana: l’idea di Raffaele Calogero

Riqualificazione delle strutture esistenti, rigenerazione urbana e parcheggi, recupero del Monastero della Pace: tre proposte concrete e fattibili per rivitalizzare il Centro Antico e far risplendere uno scrigno di storia e tradizioni della nostra Città”.
L’avvocato Raffaele Calogero, candidato al Consiglio Comunale nella lista Mario D’Apuzzo Sindaco con la coalizione di centrodestra, vede nel Centro Antico una chiave di volta per la rinascita del territorio stabiese, all’insegna della legalità e della riscoperta dei luoghi storici di Castellammare di Stabia.
“Per la rinascita, la vivibilità, il recupero della legalità sono necessari buona volontà, impegno, coraggio, con proposte possibili e realizzabili per contribuire a designare non una Città spaziale, ma una Città normale”, sostiene Raffaele Calogero, entrando poi nel dettaglio del suo programma.
“Le conseguenze e le ferite del terremoto del 1980 nel Centro Antico si toccano dolorosamente con mano. Sono trascorsi 44 anni e la ricostruzione per certi versi è ancora in itinere, mentre gli squarci e le lesioni che feriscono questi luoghi sono sotto gli occhi di tutti. – sostiene l’avvocato Calogero – Basta fare una passeggiata tra piazza Capo Rivo e via Santa Caterina, fino a piazza Fontana Grande per accorgersi del degrado e dell’abbandono. Sono circa quindici le aree di sedime che attendono risposte e riqualificazione.
Il Piano urbanistico comunale (Puc), approvato dalla amministrazione di centrodestra, passato al vaglio dei commissari straordinari e poi oggetto di valutazioni discordati dalla Città metropolitana di Napoli, dava risposte concrete e fattibili sul piano della delocalizzazione per la ricostruzione dei fabbricati e sul riuso delle aree di sedime da destinare a spazi urbani, aree a verde, piazzette e luoghi di socializzazione.
Intanto i fondi della legge 219/80 per la ricostruzione giacciono ancora nei cassetti e nelle casse comunali. Serve solo buona volontà e per restituire dignità e vivibilità ambientale, cancellando il degrado”. Riguardo al tema della rigenerazione urbana, Raffaele Calogero ricorda che via Bonito, via Duilio e via Brin, comprese le banchine e i marciapiedi, sono ormai un garage a cielo aperto, regno della illegalità diffusa.
Un inferno di lamiere che occupano gli spazi illegalmente, un impedimento reale anche per il transito pedonale e per la viabilità, che incide negativamente sulla qualità della vita. È necessario demolire tutti i manufatti superflui insistenti, destinando le aree di sedime per la realizzazione di verde pubblico e lungomare. I silos invece potrebbero essere riconvertiti in parcheggio multipiano comunale, con l’utilizzo del pontile come passeggiata a mare. L’hub potrebbe essere destinato anche a capolinea e stazionamento dei bus di linea, in modo da liberare Piazza Giovanni XXIII dall’ingombro dei pullman. Il tutto inserito in un progetto di riqualificazione urbanistica ed ambientale della zona che va dall’area del cinema Montil fino all’Acqua della Madonna”.
Infine, l’ex Monastero della Pace secondo l’avvocato Calogero deve rappresentare “un volano per il rilancio del Centro Antico: l’ideale per un teatro all’aperto, per la valorizzazione dei mestieri e dell’artigianato, per luogo di socializzazione ed incontro giovanile, centro culturale, organismo di promozione per tutte le attività del quartiere, museo navale. Sarà poi necessaria una svolta per l’ex Colonia dei Ferrovieri e la Caserma Cristallina, attraverso investimenti mirati a restituire alla Città due luoghi di fondamentale importanza per valorizzare la bellezza del Centro Antico e di tutta Castellammare”.