Cassa Armonica chiusa, niente restyling. Solo una messa in sicurezza

Indagini non invasive sulla Cassa Armonica per una verifica strutturale. E’ quanto è stato disposto dal Comune di Castellammare di Stabia, che ha affidato il servizio a una società specializzata di Sant’Agnello per una cifra di quasi ottomila euro. Un’indagine che è finalizzata a ottenere un certificato di idoneità della struttura, dopo aventuali interventi di consolidamento. Non un vero restyling, ma più una messa in sicurezza.
Il crollo
Lo scorso 18 marzo a seguito del crollo di un candelabro in ghisa della Cassa Armonica, il Comune di Castellammare ha provveduto alla messa in sicurezza della stessa provvedendo a delimitarne il perimetro ed inibirne l’accesso mediante l’installazione di transenne metalliche e rete da cantiere in materiale plastico.
L’intervento
Per garantire una rapida riapertura al pubblico di uno dei monumenti simbolo della Città di Castellammare di Stabia, si rende necessario eseguire indagini di sicurezza sulla Cassa Armonica al fine di verificare lo stato di conservazione di ogni sua parte strutturale ed in particolare eseguire controlli visivi, controlli con strumentazione ad ultrasuoni e ad infrarossi, inoltre verificare lo stato di conservazione dei vetri di copertura con l’eventuale esecuzione di interventi di fissaggio degli stessi, il tutto per l’ottenimento di un certificato di idoneità della struttura per la riapertura.
La riapertura
L’esito di tali indagini, finalizzato a ottenere il certificato di idoneità, consentirà al Comune di stabilire la riapertura al pubblico della Cassa Armonica oppure quali elementi strutturali oppure ornamentali necessitino di interventi di manutenzione straordinari.