“Da oggi sono stato posto in quiescenza, colgo l’occasione di porgervi i miei più sentiti ringraziamenti, ai colleghi , agli amici e a tutti quelli che ho avuto il piacere di conoscere nel percorso della mia vita lavorativa. Un saluto speciale alla Città di Castellammare di Stabia, nella quale ho vissuto la maggior parte della mia vita e alla quale sono legato profondamente. Un abbraccio forte a tutti. “ Con questo messaggio il “mitico Guglielmone” saluta la sua città di adozione, Castellammare di Stabia.
Guglielmo Pignataro arriva al Commissariato stabiese tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 dopo aver prestato servizio in Aspromonte, nel Reparto Mobile. Gli anni duri in cui l’Aspromonte era il covo delle bande dei sequestri di persona, gli anni in cui la lotta tra bande di ‘Ndrangheta era cruenta più che mai.
In pieno periodo di faida di camorra stabiese, a Castellammare svolge dapprima attività sulle volanti, per poi passare alla sezione Falchi. Conosciuto e stimato da tutti nella città delle acque, ormai conosce ogni angolo della città e, in tutti gli ambienti, conoscono Guglielmo
Negli anni in cui sei adolescente e scegli il tuo mito, in molti hanno individuato in Pignataro un esempio. Gli anni in cui le forze dell’ordine redarguivano in maniera “forte” (azioni che oggi non sarebbero minimamente ammesse, ndr) quell’agente dei Falchi sempre in moto col caldo e col freddo diventa un mito per molti giovani dell’epoca. Un esempio da seguire perchè sempre leale e ligio al dovere, senza mai sfociare nell’arroganza o nella prepotenza.
Tante le operazioni anticamorra e di contrasto alla criminalità alle quali Pignataro ha partecipato durante gli anni di onorato servizio. Anche negli ambienti criminali, forse soprattutto in quelli, Pignataro è molto conosciuto soprattutto per la sua freddezza di azione e fedeltà al giuramento effettuato.
Gli ultimi anni al servizio della Polizia, Pignataro ha svolto attività nella sezione Polizia Scientifica, svolgendo indagini anche in casi particolarmente delicati.
Giunge quindi la meritata pensione per Guglielmone che ora si dedicherà a pieno alla famiglia ed alla vita privata.