Lettera aperta a Salvatore Vozza. Firmata Partito Democratico. È questo il testo della missiva che il segretario cittadino Dem ha inviato all’ex sindaco per far convergere il suo gruppo politico sulle posizioni di Gigi Vicinanza. Un testo reso noto anche alla stampa.
Caro Salvatore, il tuo richiamo al senso di responsabilità ed alla ricomposizione di un quadro unitario delle forze progressiste, riformiste e democratiche presenti nella nostra città non può cadere nel vuoto. Il tempo che abbiamo davanti a noi scorre veloce, ma ci consente ancora di provare a raggiungere una sintesi tra le forze politiche in campo.La straordinarietà degli eventi che ha colpito Castellammare ha determinato nella cittadinanza un diffuso sentimento di rassegnazione ed amarezza. Bisogna invertire questa tendenza, affrontando la sfida con determinazione, responsabilità, coraggio ed umiltà.La città chiede e merita chiarezza nella definizione delle forze da coinvolgere, serietà nel percorso e certezza nelle scelta della leadership e nella definizione dei punti programmatici. Temi che il Partito Democratico ha assunto nei mesi passati come premessa del suo lavoro e che ha cercato di portare avanti assieme agli altri partiti, alle forze civiche ed associative presenti in città con non poche fibrillazioni e contrasti.Non credo sia un mero esercizio di retorica quando dico che sono più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono, e non perché ci accomunano storie di militanza comune, ma per le proposte e la visione di città che nel corso di questi anni, già negli anni dell’opposizione all’amministrazione Cimmino, ci hanno visto portare avanti un’azione politica comune. Mi riferiscoai grandi temi che riguardano la nostra città, a partire dalla lotta alla camorra, passando per la riconversione di quelle centinaia di migliaia di metri cubi dismessi lungo Corso De Gasperi, fino ad arrivare all’impegno sulle prospettive di sviluppo di Fincantieri e del Porto Commerciale. Ed ancora al tema della sanità con l’evidente contraddizione, tutta cittadina, tra il depauperamento e le difficoltà del San Leonardo e l’annuncio, solo di poche ore fa, del bando di gara per la progettazione del nuovo polo ospedaliero sulla collina del Solaro, lì dove una volta c’era il vanto della città col complesso delle Nuove Terme. E poi a Marina di Stabia, con la non più rinviabile definizione delle opere a terra, al rilancio del termalismo nella struttura di Piazza Amendola, agli interventi di recupero edilizio ed urbano del C.M.I. e degli altri quartieri popolari, e all’opposizione al sottopasso di Via Cosenza, questo sì calato dall’alto e non concertato con la cittadinanza. E molto altro ancora ci sarebbe da dire ed analizzare sul tema della cultura e del turismo, sulla vivibilità e sull’ambiente coinvolgimento della classe dirigente diffusa.La scelta di chiedere ad una personalità come quella di Luigi Vicinanza la disponibilità allacandidatura della carica di Sindaco per le forze progressiste, riformiste e democratiche nasce da queste riflessioni. Conosci l’autorevolezza del ”personaggio” e la capacità della “persona”, e credo, anzi crediamo, sia la figura che meglio possa tracciare una vera discontinuità rispetto al recente passato, che ha visto tutti noi protagonisti di scelte che nella maggior parte dei casi hanno trasformato il confronto in rotture a volte insanabili.È una proposta come sai che in questi giorni abbiamo presentato alle altre forze politiche, alle quali abbiamo chiesto una condivisione vera, facendola propria, e non una semplice accettazione.Non abbiamo mai avuto presunzioni di autosufficienza e siamo consapevoli della necessità di rafforzare questo lavoro con il coinvolgimento pieno e con pari dignità di altri soggetti. In questo ore sono ancora in corso, da parte di alcuni, tatticismi e calcoli di convenienza, c’è bisogno nell’immediato di un salto di qualità.Incontriamoci nei prossimi giorni, confrontiamoci, anche aspramente se questo serve a scongiurare divisioni che la città oggi, più che nel passato, non capirebbe e nessuno di noi sarebbe in grado di spiegare se non assumendosi la sua quota parte di responsabilità.Abbiamo bisogno gli uni degli altri per scongiurare un ritorno al passato che ha visto come unica vittima la città e costruire insieme una storia di riscatto e di speranza che riporti Castellammare di Stabia come nuovo punto di riferimento di un’area territoriale ben più vasta e ridia ai cittadini l’orgoglio di una ritrovata identità stabiese.Il Segretario del PD di Castellammare di StabiaGiuseppe Giordano