Preside stabiese aggredito a Taranto dal padre di un’alunna: “Violenza inaudita, i genitori si sentono padroni”

Immobilizzato, scaraventato per terra e colpito con calci e pugni dal padre di una bimba che non sapeva cambiarsi da sola la biancheria. E’ l’aggressione subita da Marco Cesario, preside dell’istituto Europa-Dante Alighieri, professore di Castellammare di Stabia in servizio presso l’istituto pugliese. “Sono tanto amareggiato per quanto accaduto. La scuola è l’anello debole in uno Stato altrettanto debole e destinato al fallimento se le cose non cambiano” ha detto Cesario. Dopo l’aggressione il preside stabiese si è recato al Pronto soccorso per farsi medicare ferite al volto e alla mano. La furia dei genitori è scattata perché un’insegnante aveva chiamato la madre di una bimba di tre anni. La donna, quindi, è tornata col marito che ha aggredito il dirigente.

L’aggressione
Cesario racconta al Corriere della Sera quanto accaduto: “Una docente aveva chiamato, secondo il regolamento, la mamma di questa bimba di tre anni per cambiarle la biancheria. La signora s’è presentata già in preda al nervosismo perché stufa di essere chiamata ripetutamente per questa incombenza” è seguita una discussione e il preside ha invitato la donna ad abbassare i toni ricordandole che i bambini della scuola materna “dovrebbero già essere autonomi”.
Dopo alcuni minuti si è presentato il padre dell’alunna che ha raggiunto l’ufficio di presidenza, aggredendo il dirigente scolastico. “L’uomo mi ha afferrato e sbattuto a terra colpendomi con calci e pugni. Mentre ero a terra anche la signora ha tentato di darmi un calcio e ha gridato ‘ora chiamali i carabinieri’. Sono scappato. Avevo il maglione strappato tanta è stata la violenza dell’uomo. La vice preside ha cercato di fermarli e s’è presa anche lei qualche colpo”. Episodi del genere, secondo Cesario, accadono perché “il genitore si sente padrone: non deve entrare e uscire da scuola a proprio piacimento. A volte penso che servirebbe la vigilanza delle forze dell’ordine” inoltre, i genitori “non educano. Prendono sempre le difese dei figli”, conclude il preside.