XIV FAITO DOC FESTIVAL Internazionale e Tematico di Cinema Documentario dal 20 al 27 Luglio 2021

Tutto pronto sul gigante verde per la XIV Edizione del Faito Doc Festival. Martedì l’inaugurazione del Festival del cinema e del documentario ‘’ L’originalità del Faito Doc è nella congiuntura –spiegano Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, registi e direttori artistici del Faito Doc Festival, di un luogo di rara bellezza, altamente cinematografico, con la settima Arte, attraverso autori e registi che giungono da tutto il mondo con una propria visioni del reale, per presentare il loro film e incontrare il pubblico. Il Monte Faito è un Parco Naturale, un luogo impregnato di romanticismo e nostalgia, che appare e scompare nelle nuvole. Le virtù sensoriali di questa montagna sul mare si prestano a dar vita a proiezioni di documentari di creazione, a proporre incontri e dibattiti, a confrontare sguardi e punti di vista forti e personali sul come raccontare la realtà nel cinema. Il belvedere e la luce nel paesaggio diventano contemporaneamente e grazie al cinema documentario un Belvedere sul mondo nel quale viviamo’’.

Il Faito Doc persegue il suo scopo di rivelare e valorizzare nuove forme di linguaggi per narrare la realtà. Dal cinema diretto all’animazione, dal cinema dell’intimo allo sperimentale, il Festival ama far scoprire al pubblico le qualità del documentario d’autore, genere tutt’ora troppo poco distribuito. Come ogni anno riunisce attorno a una tematica universale, film provenienti da ogni parte della terra. ‘’Il tema «Metamorfosi» del 2020 – proseguono – si sviluppa e trasforma in questa edizione 2021, accrescendo e analizzando cinematograficamente con 2 Giurie internazionali e 2 Giurie del territorio i cambiamenti che tutt’ora viviamo nella nostra società’’. Più di 20 Paesi rappresentati. Circa 50 film suddivisi in 3 Competizione Internazionali (di lungometraggi, di cortometraggi, di ultracorti e in micro rassegne, masterclass o eventi speciali).

La Fotografia sarà la protagonista di questa edizione con ben 4 Mostre e un Laboratorio di fotografia stenopeica a cura di Siamand Jaf. Le Scuole di cinema saranno valorizzate grazie alla presenza di diversi Maestri quali : Marilyne Watelet (L’INSAS in Belgio) ; Jerôme Boivin (La Fémis e Louis Lumière in Francia) Isabelle Rey (L’ Agnès Varda in Belgio) ; Staron Wojciech (la scuola di Lodz in Polonia) ; Mourad Ben Cheikh (l’ISAMM in Tunisia) ; Ludovic Van Pachterbecke (l’Helb in Belgio)

Ci saranno 4 master-class e un incontro del pubblico con i Maestri riuniti intorno alla questione della « Trasmissione » fra Maestri e Discepoli. 1 workshops di sceneggiatura ; 1 Incontro di musica con gli Electro Mascaramiri e una Jam di Poesia con l’Associazione Achille Basile ; Performances artistiche e Passeggiate naturalistiche diletteranno anche il pubblico. La nuova sezione DOC NOW! a cura di Antonio Maiorino attraverso interviste-inchiesta di registi premiati nei grandi Festival tenta di cogliere dove va il documentario oggi ? In questa edizione proverà a rispondere l’americana Mo Scarpelli, il cui meraviglioso El father plays himself, premiato al Festival Scope Pro, attraversa una metamorfosi nella costante metamorfosi della relazione padre-figlio.Il pubblico potrà partecipare a ben 17 Eventi Collaterali fra Mostre, passeggiate Artistiche, laboratorio artistico e cinematografico per ragazzi dagli 8 ai 20 come il Faito Giovani (a cura di Bénédicte Rossetti con il formatore Matteo Frasca e il regista Michele Aiello) o Rassegne di grandi classici del cinema come il Docs for Kids a cura della regista Milena Bochet

‘’La questione femminile, della libertà della donna, della memoria e della diaspora è affrontata – dice Nathalie Rossetti anche con grande poesia da diverse registe come nei film di Karima Saïdi col film Dans la maison (Marocco) o di Tülin Ozdemïr (Turchia) Les Lunes Rousses ma anche dalla regista Doris Buttignol con Ti Gars, one of the guys che segue con umanità e delicatezza la questione del transgenderismo; Lo sguardo puo’ anche farsi indagatore e perturbante come nel film inchiesta Chris the Swiss di Anja Kofmel che ci tuffa nei violenti conflitti della Guerra dei balcani o Je vois Rouge di Bojina Panayotova che rivela anche con toni satirici i segreti di famiglia imposti dal Comunismo o ancora nel film Welkome to Sodome dove i registi austriaci Christian Krönes, Florian Weigensamer ci mostrano con arte e critica le conseguenze del mondo capitalistico e dello sfruttamento dell’Africa equatoriale. Inoltre sarà valorizzato il percorso terapeutico dei residenti del Centro il Camino attraverso una serie di ritratti che saranno presentati in presenza dei loro protagonisti. E’ cresciuto –concludono i direttori artistici Rossetti e Finocchiaro- anche il numero di giovani desiderosi di aderire all’evento e l’area di campeggio : il FAITO DOC CAMP che si costituisce durante la manifestazione intorno alla “Casa del cinema” ne è una bella prova.