CASTELLAMMARE. Salvata dai medici, neonata torna a casa dopo 52 giorni di terapia intensiva

Arriva per la prima volta a casa, tra le braccia di mamma Lucia, dopo avere trascorso il suo primo mese e mezzo di vita nel reparto di terapia intensiva del San Leonardo. Cinquantadue giorni lunghi, in cui la famiglia stabiese non ha mai perso la speranza anche quando è arrivata la diagnosi di una endocardite.

È stato lo staff del primario, Roberto Cinelli, a salvare la bimba capendo cosa non andava e scegliendo la terapia giusta. Ad aspettarla, ieri con i genitori, il gemello Giuseppe. I due fratellini di Castellammare sono nati il nove febbraio, con parto cesareo d’urgenza. Un parto difficile, condotto con successo dal dottore Salvatore Ercolano, nel reparto di ginecologia diretto dal primario Eutalia Esposito.

Alle 11,30 al terzo piano del San Leonardo Filomena Porzio ha messo al mondo quei figli tanto attesi, frutto di anni di amore e desiderio di famiglia. Dopo lo spavento per l’urgenza, il peggio sembrava alle spalle. Nati con quasi due mesi di anticipo i fratellini Graziuso sembravano pronti ad affrontare il mondo. Giuseppe pesava 2 chili e 300 grammi, Lucia appena due chili. La nascita, come prematuri, ha aperto le porte della Terapia Intensiva neonatale guidata dal primario Cinelli.

Due giorni in incubatrice e poi il ritorno in culla, per osservare come trascorrevano i primi giorni senza aiuti. Per Giuseppe è stato un percorso sereno, arrivato a casa dopo 16 giorni dal parto dove ad attenderlo c’era papà Antonio. Per Lucia invece la permanenza nel nido era diventata una questione di vita o di morte.

A nove giorni la neonata ha avuto febbre, sintomo di un’infezione intestinale. Un episodio che ha messo in allarme lo staff medico, Lucia è passata nelle cure esclusive del primario Cinelli. Adesso che il pericolo è passato la mamma vuole ringraziare tutti e ricorda le parole di sostegno del primario nei momenti difficili: “E’ la regina del reparto mi diceva il dottore, quando arrivavo nella Tin con il latte materno e la speranza in fondo al cuore. Se oggi abbraccio mia figlia e la porto a casa dal fratellino è solo grazie alla tenacia e preparazione dei medici della Tin”.

Dopo la febbre Lucia non dava segni di miglioramenti, le possibilità anche le più difficili da accettare vengono valutate tutte, poi i consulti con i medici del Monaldi e la lucidità di andare oltre portano i camici bianchi a diagnosticare una Endocardite con vegetazione alla valvola polmonare. La terapia viene modificata e ogni giorno per la neonata diventa una piccola vittoria. Dall’incubatrice riceve il latte materno e quando finalmente mamma Filomena riesce a prenderla tra le braccia per allattarla è una festa in tutto il reparto. Dopo 52 giorni di Tin, 42 di cure antibiotiche, la piccola è uscita, ieri, dall’ospedale per vivere assieme al fratellino.

Una Pasqua tutti insieme come nel più felice del sogni fatto dalla mamma: “Sono felice ed emozionata. Sono stata assistita al meglio dal parto, seguito dal mio ginecologo Salvatore Ercolano, fino alle dimissioni. Ci sono stati giorni in cui credevo di non farcela, pregavo per i miei bambini ma poi quando arrivavo reparto mi sentivo protetta e rassicurata. Sarà per noi quattro la prima Pasqua da vivere assieme”. Una gioia per Castellammare in uno dei periodi più tristi della città.