Sindaco “attacato” per l’allarme sicurezza in città
E’ allarme sicurezza a Castellammare di Stabia. Negli ultimi 3 giorni ci sono stati nella città delle acque 3 episodi molto gravi. Di quelli che lasciano l’amaro in bocca. I post di sdegno e preoccupazione sui social sono tantissimi. Questa mattina l’ex sindaco, Tony Pannullo chiedeva a gran voce le dimissioni dell’assessore alla sicurezza e legalità Gianpaolo Scafarto. Lo segue, ma non condivide, uno dei suoi ex assessori, Francesco Balestrieri.
L’ex amministratore da la solidarietà a Scafarto ma attacca il primo cittadino Gaetano Cimmino:
«Una ragazza con il polmone perforato. L’altra sera a Castellammare, oggi ancora ricoverata all’ospedale del mare. Subito dopo la vile aggressione al collega Carabiniere, a cui va un forte augurio e tutta la mia personale solidarietà.
Qualcuno chiede le dimissioni dell’assessore alla legalità Scafarto, ufficiale della stessa Arma dei Carabinieri. Io non concordo con la richiesta di dimissioni di un assessore tecnico.
Perché il problema è politico.
È il Sindaco #GaetanoCimmino ad essere fallimentare, quello stesso Cimmino che invocava l’esercito quando vi fu un evento spiacevole che riguardò la sua famiglia. Allora ebbe tutta la nostra solidarietà ma oggi non sono in gioco interessi familiari ma la incolumità dei nostri figli.
E questo è un problema politico del primo cittadino e non del solo assessore tecnico.
Personalmente mi sembra di essere ritornato ai primi anni di Polizia, mi ritrovo la sera a girare per la villa a fare sicurezza, quella per mio figlio e per il gruppo che lui frequenta. Sigh.
E so di altri genitori appartenenti alle forze dell’ordine che fanno lo stesso.
Così non si può continuare.
Se ci sei Sindaco batti un colpo, ma non le solite chiacchiere di circostanza. Di quelle ne sentiamo già troppe in campagna elettorale».
L’episodio richiamato da Balestrieri si riferisce alla rapina subita dal fratello dell’attuale sindaco Cimmino nella prima periferia stabiese. All’epoca dei fatti Cimmino era consigliere di minoranza ed urlava a gran voce l’utilizzo dell’esercito. Oggi purtroppo, oltre qualche frase di circostanza, Cimmino ancora non ha messo in campo azioni deterrenti o di contrasto alla criminalità. Tralasciando naturalmente “il pattuglione” che viene effettuato il sabato sera nelle “zone calde” della città. Quelle stesse “zone calde” che vengono abbandonate a loro stesse negli altri giorni, senza controlli, come ormai spesso stanno denunciando i consiglieri di minoranza e soprattutto i cittadini.