Quando sembrava in rampa di lancio la nuova giunta di Castellammare di Stabia, ecco spuntare nuovi intoppi. E’ ormai una telenovela la formazione della prima giunta Vicinanza.
Oltre un mese di trattative e ancora nessuna soluzione. Il primo giro di consultazioni, poi il secondo e ora si profila un terzo (anche se non in via ufficiale). Anche perché la decisione di Vicinanza di procedere autonomamente e quindi varare la “giunta del sindaco”, a metà tra tecnico e politica, non è andata proprio giù alla folta schiera di partiti e liste civiche di centrosinistra.
Vicinanza potrebbe fare ancora una volta un dietrofront e rinunciare alla giunta tecnica. Fatto sta che quando era in procinto di presentarla, poi è arrivata una brusca frenata dovuta alle fibrillazioni.
E’ un centrosinistra ormai dilaniato ancora prima di passare per il via. Si rischia di arrivare al primo consiglio comunale del 26 luglio (ore 17 in prima convocazione) già con l’acqua alla gola.
Siamo alle solite. La svolta tarda ad arrivare. Cambiano i direttori d’orchestra, ma la musica è sempre la stessa. Di questo passo Castellammare sembra rassegnata all’ingovernabilità.
Ciro Serrapica
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