All’inagibilità del Campa Italia, un’altra grana per il Sorrento Calcio.La squadra della penisola sorrentina che milita in serie C resta anche senza campo di allenamento.
Da anni il Sorrento è costretto a emigrare a Torre del Greco per svolgere le sedute tecniche, comprese le giovanili, a Potenza per le gare di campionato.Ora i carabinieri e la polizia municipale hanno sequestrato l’impianto su cui faceva affidamento la squadra rossonera.
Proprio oggi, i carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre del Greco e la Polizia Municipale di Torre del Greco, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, stanno procedendo al sequestro dell’intera struttura sportiva denominata “Immobile Academy – Centro Sportivo “Parlati””, sita in Torre del Greco alla Traversa Antica Trecase 146, nell’ambito di un procedimento nei confronti di 6 soggetti, indiziati, in concorso tra loro, dei reati di edificazione di opere edilizie in assenza di titolo edilizio e paesaggistico in area soggetta vincoli ambientali e di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.Il provvedimento trae origine da un’indagine dei citati Reparti, avviata lo scorso aprile a seguito di un sopralluogo finalizzato a verificare lo stato dei luoghi, che consentiva di verificare che gli indagati, intervenendo su un’area già oggetto di pregressi interventi edilizi abusivi non condonati, avrebbero realizzato ulteriori interventi di nuova costruzione, in assenza di titolo idoneo, comportanti un’imponente e radicale trasformazione delle aree.
Inoltre, per alcune particelle catastali gli indagati avrebbero proceduto ad un cambio di destinazione urbanistica da area bosco alto (in P.R.G.Zona A2 fascia pedemontana) ad area parcheggio tramite sbancamento e riporto di terreno nonché mediante lo spandimento di uno strato di fresato d’asfalto (conglomerato bituminoso di recupero derivante dalla fresatura degli strati del rivestimento stradale), integrante un’attività di smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.
Il provvedimento cautelare reale è stato emesso al fine di evitare che la libera disponibilità delle opere abusive da parte degli indagati comportasse l’aggravamento delle conseguenze dei reati sotto il profilo del carico urbanistico.
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