Affida ad una nota il coordinamento di Stabia Unica “l’ennesima occasione persa per Castellammare”
“L’aggiudicazione dell’appalto da 5 milioni di euro per il rifacimento delle strade del centro
antico – scrive Stabia Unica- è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dell’incapacità di questa
amministrazione di portare avanti progetti realmente utili alla comunità.Invece di
rappresentare un’opportunità di miglioramento, questo intervento si traduce in uno spreco di
risorse pubbliche”.
“Il progetto – si legge nella nota- originario per cui erano stati ottenuti i finanziamenti, elaborato dall’ingegnere
Fulvio Calì assessore durante l’amministrazione Cimmino, mirava alla riqualificazione del
centro antico di Castellammare di Stabia.Esso prevedeva l’eliminazione delle strutture
pericolanti e la creazione di spazi pubblici, senza consumo di nuovo suolo, con l’obiettivo di
migliorare le condizioni di vita degli abitanti del quartiere.Tuttavia, la gestione commissariale
del Comune ha deciso di abbandonare questo progetto, adducendo motivazioni strumentali
legate a presunti vincoli urbanistici e idrogeologici che nulla avevano a che fare con le
proposte originarie.
Se i commissari straordinari hanno stravolto un piano che avrebbe rappresentato
un’opportunità di rinascita e messa in sicurezza del centro antico, l’attuale amministrazione
ha dimostrato di essere l’amministrazione del “fare finta”, agendo solo per ottenere una
visibilità temporanea e priva di sostanza.Sarebbe stato sufficiente, infatti, documentarsi
meglio e correggere gli errori commessi dalla gestione prefettizia, utilizzando i fondi in modo
più appropriato per una vera riqualificazione dell’area.A prevalere è stata però la fretta di
tagliare nastri, pur senza alcun merito, con l’obiettivo di nascondere la reale portata del
fallimento.Dopo 120 giorni dall’insediamento, il sindaco Vicinanza non ha prodotto alcun risultato
concreto per la città.
Questo è solo un altro esempio di occasione persa per Castellammare
di Stabia e per i suoi cittadini, che meritano trasparenza e attenzione ai veri bisogni della
comunità.Forse è giunto il momento che coloro che si definiscono difensori delle radici
stabiesi si attivino davvero per il bene della città, prima che altre opportunità vengano
definitivamente compromesse”
Correlati