L’arenile stabiese, balneabile e fruibile dopo 50 anni, è una vittoria per tutti. Si cominciano a vedere turisti che scendono in ciabatte e costume e si avviano verso l’immenso arenile libero, ed è una scena davvero emozionante. Naturalmente sono tanti gli scettici del tuffo in villa comunale, alcuni sui social addirittura attendono infezioni o problemi di salute. Il dato, sotto gli occhi di tutti, è che giorno dopo giorno ci sono sempre più ombrelloni sulla spiaggia libera al centro della città delle acque.
Passiamo ora alla lettura (non proprio facile, al netto delle ordinanze del sindaco,ndr) dei dati. E qui che sorge un grosso dubbio. Secondo il sito dell’ ARPA Campania, l’acqua di balneazione antistante l’arenile è balneabile seppur in attesa di classificazione. Non è dello stesso avviso il sito del Ministero della Salute dove, riportando i risultati dei prelievi fatti il 19 agosto scorso, lo specchio acqueo denominato Villa Comunale non è balneabile per inquinamento. Addirittura i livelli degli Enterococchi sarebbero al limite del consentito, superando di gran lunga le precedenti analisi e ponendo in posizione di grande rischio i bagnanti. Discordanti quindi le posizioni di Ministero della Salute ed ARPA Campania: per il primo il mare in villa non è balneabile, per la seconda invece si, sepur in attesa di classificazione.
I più scettici, naturalmente, gridano alla grande manovra mediatica delle Istituzioni riguardo al grandissimo arenile libero fruibile, e non credono alla balneabilità. Infatti, per molti, il vero problema oltre alla purezza dell’acqua, ci sono dubbi anche sulla salubrità dell’arenile. Tra l’altro è stato lo stesso sindaco ad affermare, nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, che la sabbia non è pulitissima.
Intanto però l’entusiasmo per la il tuffo ritrovato prende il sopravvento e sembra proiettare Castellammare nell’olimpo delle città balneari. C’è tanto da lavorare ancora per raggiungere almeno la sufficienza, ma certo non è impossibile.