Sant’Antonio Abate. Fontanella incastrato dalle denunce delle vittime. La sindaca Abagnale: “La mia famiglia in prima linea contro la camorra”

Sgomitato il nuovo clan Fontanella di Sant’Antonio Abate. Il ras Gioacchino Fontanella, ex collaboratore di giustizia, aveva rimesso in piedi la cosca chiedendo il pizzo agli imprenditori abatesi. Tra questi anche un parente del sindaco Abagnale che siede in consiglio comunale. E’ grazie alla sua denuncia e quelle degli altri imprenditori taglieggiati che è stato arrestato Fontanella e un suo complice Nicola Mendola, guardia giurata. Fontanella è stato arrestato a Cagliari dove era residente.
GLI EPISODI
Il ras Fontanella aveeva personalmente fatto visita alle vittime e in un caso aveva atteso al bar un consigliere comunale per imporgli il pizzo, minacciando di fare del male ai familiari e alle aziende. Gli episodi risalgono a inizio luglio, ricostruiti con grande celerità dagli investigatori anche grazie alle dettagliate denunce delle vittime. I riscontri sono avvenuti attraverso l’impianto di videosorveglianza.
LA SINDACA
“Ringrazio l’Arma dei Carabinieri e la Magistratura a nome di tutti i cittadini di Sant’Antonio Abate e di tutti gli imprenditori abatesi, che ogni giorno lavorano per migliorare la nostra comunità con sacrifici e impegno, nel rispetto di valori importanti come la Legalità”. A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate, dopo l’arresto di due persone per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
“Ancora una volta – dice Ilaria Abagnale – la tranquillità della comunità abatese era stata minata da chi, con minacce e soprusi, voleva imporre il terrore a Sant’Antonio Abate. Ancora una volta, il coraggio di chi vive nella Legalità ha avuto la meglio sulle pressanti richieste della camorra. E, ancora una volta, la mia famiglia è stata in prima linea, con l’arma più potente che gli imprenditori e le persone oneste hanno: la denuncia. Oggi – prosegue la sindaca abatese – per Sant’Antonio Abate è un’altra giornata importante che segna un altro punto decisivo nella lotta contro le illegalità di ogni genere”.
“A chi, invece, in queste settimane ha vissuto i nostri stessi sentimenti di paura – conclude Ilaria Abagnale – chiedo di fare un passo avanti, di non indietreggiare, di denunciare, di avere fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura: lo Stato c’è ed è sempre accanto a chi denuncia. E la risposta è decisa, severa e immediata”.