Castellammare, ancora una fumata nera sul presidente del consiglio

Nessun accordo all’orizzonte. La presidenza del consiglio comunale di Castellammare di Stabia diventa un caso. E anche nel corso dell’interpartitico di ieri sera nella sede del Pd stabiese, non c’è traccia di un’intesa sull’elezione del capo dell’assise. Restano sei i candidati, nessun passo indietro per il momento.
Come accade ormai da qualche riunione, nel mirino degli alleati di centrosinistra sono finiti i metodi utilizzati dal sindaco Vicinanza nel comporre la giunta tecnica e il ruolo del suo fedelissimo consigliere Ciro Cacciola. Ancora una volta sono volate parole grosse.
L’ultimo tentativo è per domani sera, a quando è stata aggiornata l’ultima riunione prima del consiglio comunale di venerdì. Al momento restano in corsa i sei candidati: Roberto Elefante, Vincenzo Ungaro, Nino Di Maio, Maurizio Apuzzo, Ciro Cascone e Lea Iovino. Il Pd rinvendica la casella, gli alleati non ci stanno e accusano sindaco e dem di aver preso in considerazione solo le indicazioni lanciate dai big napoletani dei partiti della coalizione.